Castello Visconteo e Convento dell'Annunciata
A seconda della disponibilità del Comune, la manifestazione Creazioni Artigiane Artiste e Fiori viene allestita al Castello Visconteo o nel Complesso monumentale ex Convento dell'Annunciata, entrambi Beni culturali di grande storia e prestigio, situati nel centro di Abbiategrasso a poca distanza tra di loro. Complesso monumentale ex Convento dell’Annunciata Abbiategrasso (MI) Storia del Convento dell’Annunciata: Il quattrocentesco Convento dell'Annunciata, recentemente restaurato, è stato voluto da Galeazzo Maria Sforza a seguito di un voto formulato nel 1466 per essere miracolosamente scampato a un agguato militare. Il convento venne destinato all'ordine religioso dei Minori Osservanti, particolarmente caro alla madre Bianca Maria. Dopo la soppressione del 1810 per due secoli la chiesa ha subito consistenti trasformazioni: da ospedale a deposito a fabbrica ad abitazione. Poi nel 2003 la sottoscrizione da parte delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali, dell'Università degli Studi di Milano e dell'Agenzia del Demanio di un accordo di programma per il restauro e il recupero dell'edificio - condotto da Pinin Brambilla Barcilon - che ha portato ad una sorprendente scoperta: il ritrovamento di un intero ciclo di affreschi sulle pareti dell'abside della chiesa con le Storie della Vergine, datato 1519 e firmato dal pittore caravaggino Nicola Mangone detto il Moietta, noto nell'ambito dei leonardeschi, e degli affreschi delle pareti e della volta del refettorio. Il Castello Visconteo di Abbiategrasso, di matrice duecentesca, fu eretto nel 1382 da Gian Galeazzo Visconti e fatto abbellire dopo il 1438 da Filippo Maria Visconti. Venne strategicamente costruito in asse con il Naviglio Grande e con la strada di collegamento Milano-Vigevano. Sotto la direzione del Visconti stesso vennero realizzati anche nuovi lavori di ampliamento e restauro della struttura, che venne affrescata e munita di bifore di stile rinascimentale, che donarono alla struttura l'aspetto di una residenza estiva più che di una fortezza medioevale. Malgrado questo, il castello fu chiamato a svolgere un ruolo di primaria importanza nella vita politica del Ducato di Milano per tutto il XV secolo sino al 1635, quando la struttura perse la sua importanza. Il castello venne quindi smantellato a partire dal 1668 per ordine del Governatore di Milano per impedire che esso cadesse nelle mani dei francesi durante gli scontri. Successivamente i resti del castello furono adibiti a residenza privata sino al 1865 quando il complesso venne donato dai proprietari alla cittadinanza per essere adibito, in un primo momento a scuola e poi per essere utilizzato come sede di alcune associazioni del territorio abbiatense. Nel 1995 la struttura del castello è stata completamente restaurata, recuperando anche gli antichi affreschi e i graffiti, ove vi è stata anche inaugurata la biblioteca civica intitolata a Romeo Brambilla. La struttura è molto semplice, a pianta quadrangolare, circondata da un fossato, con torri poste agli angoli del medesimo, ma dotata anche di un gustoso cortile porticato in stile. Malgrado questo la struttura è molto differente dall'originaria: ovunque si vedono i segni degli interventi di consolidamento adoperati dai proprietari nel corso dei secoli. Gli interni sono arricchiti da affreschi originali di diverse epoche, ove è possibile leggere anche il motto visconteo "A bon droit". Curiosa è anche l'ala est, ultimo piano, un tempo destinata a carcere, ove ancora si possono ammirare i graffiti dei prigionieri che vi furono rinchiusi. |
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